'Tabula Rasa' è l'opera prima di Lorenzo Uccellini (Di Loreto) e costituisce anche il primo libro di una trilogia che comprende poi 'Inner Kaos' e infine 'Far Out IN OUT'.
Il filo conduttore dell'intera opera nel suo complesso è la morte mistica e, dopo un periodo di liminarità, la rinascita cosmica. Mitologicamente rappresenta in definitiva il viaggio dell'Eroe che per riportare alla luce il prezioso tesoro o salvare l'amata fanciulla deve prima fare i conti con mostri, enigmi e trucchi magici disseminati ovunque. Se invece lo si vuole osservare dall'angolazione della Tradizione Ermetica, questa prima opera è anche la prima opera del processo alchemico, la nigredo, in cui appunto il nero, la feccia viene lavata via per procedere depurati da tanta sozzura verso le successive fasi che porteranno infine alla rubedo.
Infine, da un ulteriore punto di osservazione, quello della psicologia Junghiana, questo rappresentato in Tabula Rasa è il primo archetipo dell'inconscio collettivo, l'ombra, con cui è necessario fare i conti per poter procedere verso il percorso che conduce all'individuazione del Sé.
